Anche quest’anno le classi terze hanno avuto l’onore di partecipare all’evento “Bergamo Scienza in Piazza”, organizzato in centro a Bergamo il 29 settembre scorso. Ora vi racconterò in breve come è andata.
La manifestazione si è svolta nei giorni di sabato 28 e domenica 29 settembre e, nonostante non vi abbiano partecipato tutti gli alunni, quelli presenti sono riusciti a condurre splendidamente questo progetto didattico.
Devo ammettere che all’inizio, appena arrivati, il nostro stand non stesse riscuotendo molto successo perché eravamo circondati da tantissimi altri che sembravano molto più attraenti; di conseguenza ci siamo resi conto che serviva qualcosa che potesse catturare davvero l’attenzione dei più piccoli.
Così abbiamo pensato di proporre un lavoretto che consisteva nel ricreare la struttura del DNA con scovolini e perline colorate. A quel punto i bambini venivano attratti come da una calamita e ci siamo ritrovati decine e decine di piccoli che volevano osservare all’interno del microscopio per verificare come era fatta la struttura del DNA precedentemente estratto, per poi provare a ricrearla.
Questo utilissimo strumento, infatti, serve ad osservare corpi e oggetti che non si possono vedere ad occhio nudo e così, grazie ad esso, abbiamo potuto osservare il DNA che era stato estratto da un frutto attraverso l’uso di detersivo per i piatti e alcool isopropilico; a quel punto ci siamo divertiti a riprodurlo utilizzando il materiale messo a disposizione nel nostro stand.
Inutile descrivere le emozioni provate in quel momento: voglio dire… lavorare per tante settimane ad un progetto e vedere lo stupore con cui i più piccoli lo osservavano, incuriositi, dentro il nostro microscopio è stato ovviamente molto soddisfacente!
Dal punto di vista didattico abbiamo imparato molte cose come, per esempio, cosa è il DNA, come fare per estrarlo da un organismo, cos’è il microscopio e a cosa serve, e, infine, com’è composta la sua struttura a doppia elica.
Questa esperienza ci ha però insegnato anche quanto i bambini più piccoli siano sempre disposti ad imparare cose nuove, se spiegate come un gioco, e che lavorare in gruppo è fondamentale per ottenere buoni risultati.
Insomma, vedere un progetto “fiorire” è impagabile!
Elisa Castelli, 3B